Ciascuno di noi possiede aspetti del proprio carattere che, più che essere parte della persona, appaiono come attitudini o “abitudini” derivate dall’ansia, che tendono a mischiarsi con la nostra vera personalità.
Questo pericoloso mix può portarci a sembrare strani o antipatici, rendendoci la vita difficile soprattutto quando gli altri ci giudicano basandosi su queste azioni, senza soffermarsi per conoscere davvero il nostro modo di essere.
Nell’articolo di oggi vi parliamo di 5 di queste abitudini, affinché, conoscendole, possiate imparare a gestire al meglio la vostra ansia e le vostre emozioni, dando il meglio di voi ed imparando a mostrare la vostra vera personalità.
“La paura acutizza i sensi. L’ansia li paralizza.”
-Kurt Goldstein-
Le persone ansiose hanno la costante sensazione di essere di peso o di disturbo agli altri, così come si sentono in dovere di soddisfare tutti di continuo e per questo chiedono scusa in continuazione. Chiedono scusa per tutto e per nulla, ripetutamente, come un tic che non possono controllare.
Il disagio delle persone deriva proprio da quest’atteggiamento, che come molti altri risulta poco sano e fastidioso. Mette a disagio non sapere come rispondere ad una persona che chiede scusa per cose che non hanno importanza, talvolta persino per aspetti quotidiani che non dipendono in alcun modo da lei.
Quest’abitudine è strettamente legata alla precedente. Queste persone tendono a dare troppo peso a tutto quello che viene loro detto o fatto notare. Possono rifletterci su per ore e giornate intere, arrivando ad ingigantire la cosa al punto da trasformare un semplice commento in una grave offesa.
Questo tende a degenerare in un circolo vizioso. Diventano ansiose e nervose a causa di quel commento, e a forza di pensarci non fanno che mantenere al massimo i loro livelli di ansia. Per frenare questi pensieri a volte si rifugiano nell’estremo opposto, sulla via della riconoscenza e della scusa. Una scelta che a sua volta le può far sentire ridicole e ancora più ansiose.
“La preoccupazione non si svuota domani dei suoi dolori; si svuota oggi della sua forza”.
-Corrie ten Boom-
Molto spesso l’ansia porta le persone a dare il peggio di sé, generando atteggiamenti di elusione o fuga di fronte alle minacce o alle situazioni che sembrano sfuggir loro di mano. Un’altra conseguenza dell’ansia è che spinge le persone a focalizzarsi troppo su se stesse e sulle cause della propria ansia, isolandosi completamente dal resto degli stimoli circostanti, come ad esempio una conversazione.
Non è che queste persone non apprezzino la compagnia, semplicemente l’ansia ha la meglio su di loro e non trovano miglior soluzione che abbandonare il luogo della conversazione e pensare ad altro, pur sapendo che potrebbero dare l’impressione di essere maleducate.
Ecco un altro aspetto legato all’ansia. Anche se in determinati momenti della vita o in specifiche situazioni abbiamo pensato tutti al peggior scenario possibile, le persone ansiose hanno l’abitudine di accrescere le probabilità che si verifichi il peggio. L’essere costantemente proiettati al peggio può causare problemi fisici o psichici, stanchezza cronica e difficoltà nell’intrattenere relazioni.
Queste persone credono che anticipare il futuro possa proteggerle e prevenire l’ansia, ma non sanno che così facendo, invece, generano solo maggiore paura e incertezza. Concentrandosi soltanto sulle cose negative, infatti, alimentano l’ansia, non riescono a godersi nulla e finiscono col favorire la realizzazione dello scenario tanto temuto.
Possiamo analizzare le situazioni con cautela ed essere pronti a tutto, ma sempre avendo chiaro in mente che il futuro non si può prevedere e che sfuggire dalle situazioni non ci proteggerà dagli eventi, anzi, ci impedirà soltanto di godere delle cose, delle persone e della vita.
“Il mattino ha due manici, possiamo afferrare la giornata dal manico dell’ansia oppure dal manico della speranza”
-Henry Ward Beecher-
Le persone ansiose tendono ad analizzare le situazioni fin nel più piccolo dettaglio, rivelandosi estremamente lente nel processo decisionale; anche nel caso delle decisioni più semplici che non prevedono risposte giuste o sbagliate, come cosa indossare o dove andare a mangiare. Questa “abitudine” non ha ricadute soltanto sul diretto interessato, ma anche sul lavoro, sul partner o sui figli.
Prendere decisioni può causare ansia a chiunque, abbiamo tutti paura di sbagliare, tuttavia la tendenza ad analizzare troppo scrupolosamente ogni cosa quando si deve prendere una decisione rischia di provocare un’ansia ancora maggiore. A volte è meglio decidere, sbagliare e correggersi.
Molte delle decisioni che affrontiamo non possono essere delegate né eluse. Decidere è un atto quotidiano il cui risultato dipende da una moltitudine di variabili. Alcune di esse non possono essere controllate, come la sorte, ma altre – come il nostro atteggiamento – dipendono da noi. Su di esse dovremo investire i nostri sforzi.
Con quest’articolo abbiamo cercato di dimostrare che, talvolta, le cattive abitudini delle persone ansiose possono persino accrescere il loro stato d’ansia. Se, dunque, conoscere queste situazioni è il primo passo per evitarle, è anche bene imparare ad affrontare apertamente la propria ansia, così che gli altri possano venirci in aiuto.
Un altro aspetto fondamentale in questi casi è, infatti, non affrontare il problema da soli. Le persone ansiose sono convinte che nessuno possa aiutarle a risolvere i loro problemi, e talvolta provano addirittura vergogna a chiedere aiuto. Nulla di più lontano dalla realtà: condividere i propri sentimenti aviterà che gli altri formulino ipotesi sbagliate sul loro conto, aiutandoli, anzi, a mostrarsi più comprensivi.
Source: lamenteemeravigliosa.it