L’apprendimento significativo dipende sia dal processo di insegnamento che dal modo in cui questo insegnamento viene elaborato dagli studenti. Gli psicologi educativi si sono largamente interessati a entrambi gli aspetti e hanno sviluppato delle teorie per ottimizzarli. In questo articolo parleremo del secondo punti, ovvero le strategie di apprendimento.
Lo scopo principale delle strategie di apprendimento è quello di fare in modo che gli studenti possano apprendere in modo più efficace. L’esplorazione e la ricerca in questo campo ci hanno dato diversi modi per farlo. Le tre strategie di apprendimento più famose sono quelle mnemoniche, strutturali e generative.
Questo tipo di strategie di apprendimento aiutano gli studenti a memorizzare contenuti come fatti o termini specifici. Ad esempio, sono utili per ricordare capitali, date importanti, il lessico di una lingua, ecc. Quando è necessario memorizzare dati senza significato, le strategie mnemoniche ci offrono un mezzo per stabilire un certo grado di significatività.
La validità di queste tecniche è stata ampiamente dimostrata, motivo per cui sono in uso da moltissimo tempo. Lo psicologo Paivio ha spiegato che queste tecniche funzionano per tre motivi:
Un esempio di strategia mnemonica è il metodo della parola chiave. Questo metodo ha una forte utilità quando si tratta di imparare un vocabolo ostico in una lingua straniera. Si tratta di un collegamento fonetico e iconico per una spiegazione dettagliata.
Le strategie strutturali stimolano l’apprendimento attivo incoraggiando gli studenti a selezionare mentalmente elementi rilevanti dell’informazione e a collegarli tra loro in una struttura. Qui troviamo le mappe concettuali, i diagrammi di flusso o gli schemi.
Ovviamente, non è sufficiente che l’insegnante dica allo studente di fare schemi e riassunti. Questi saranno utili solo se lo studente sa come eseguirli. È quindi interessante e produttivo che i professori istruiscano i loro studenti circa la loro realizzazione. L’aspetto più difficile di questa formazione è insegnare a individuare gli aspetti più rilevanti o significativi di un testo o di una esposizione.
L’effetto che queste tecniche hanno nell’apprendimento si deduce rapidamente. Quando organizziamo il materiale in piccole idee strettamente correlate tra loro, è più facile accedervi. Anche attraverso la creazione di forti associazioni tra queste idee sarà più facile accedere al resto delle informazioni nella nostra memoria.
La ricerca mostra che gli studenti che fanno uso di queste tecniche di apprendimento aumentano notevolmente il loro rendimento. Aiutano, inoltre, a formalizzare una vera comprensione dei contenuti, piuttosto che un apprendimento meccanico e superficiale. È interessante integrare nelle aule queste strategie di apprendimento.
Con le precedenti strategie, abbiamo analizzato dei metodi per aiutare gli studenti a ricordare fatti specifici e a organizzarli in strutture; vale a dire che sono tecniche per affrontare nuove informazioni che devono essere imparate. Ma un altro aspetto importante della formazione è l’integrazione di nuovi contenuti con le conoscenze previe. Ed ecco che subentrano le strategie generative.
E. Z. Rothkopf ha chiamato le attività in cui lo studente produce conoscenze con il termine “attività matemageniche”. Esempi di esse sono prendere appunti, sottolineare, fare e rispondere a domande o ripetere a voce alta. Queste attività aiutano la comprensione profonda, costringendo gli studenti a integrare le loro conoscenze.
Molti psicologi intendono l’apprendimento attivo come la generazione da parte dello studente di relazioni tra le idee. Per questo motivo le strategie generative sono un ottimo strumento per risvegliare negli studenti questo tipo di apprendimento. Istruire gli studenti su come prendere appunti o su come farsi delle domande, facilita notevolmente la comprensione profonda e l’integrazione delle conoscenze acquisite.
Come si può notare, in tutto l’articolo abbiamo visto ed esplorato diverse strategie di apprendimento con un grande potenziale e utilità nelle aule scolastiche. La ricerca scientifica dell’istruzione e dell’educazione ci aiuta a raggiungere quell’apprendimento attivo e profondo che cerchiamo negli studenti. Sarebbe un grave errore non seguire le linee guida e le prove forniteci dalla psicologia educativa.
Source: lamenteemeravigliosa.it
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