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Perché il Bleisure rende felici i dipendenti in trasferta

13 settembre 2017

Lavorare sì, ma viaggiando e dedicando un po’ di tempo al piacere. È questa la nuova frontiera in fatto di viaggi che si sintetizza in una parola:  ‘bleisure’. Si tratta di un neologismo coniato dagli americani che indica la commistione tra business travel e leisure travel, ovvero tra viaggio di lavoro e viaggio di piacere. Un turismo che unisce l’utile al dilettevole, quindi, e che cambia decisamente le abitudini e i criteri di scelta delle destinazioni dei viaggiatori. A prevalere potrebbero essere sempre di più le mete che offrono opportunità di business, oltre che di svago.

Meno soldi e più viaggi di lavoro

Non sono pochi quelli che considerano i viaggi di lavoro un vero e proprio vantaggio, non a casa il 30% dei dipendenti intervistati per una ricerca di Booking.com ha dichiarato che sarebbe disposto ad accettare un compenso più basso a fronte di un numero maggiore di viaggi. Aggiungendo un tocco di divertimento e relax tipici della classica vacanza, l’esperienza del viaggio di lavoro potrebbe rivelarsi un arricchimento professionale e personale. Senza contare che tutto ciò determinerebbe un alto grado di soddisfazione e contentezza e di conseguenza una maggiore produttività da parte dei dipendenti. Negli ultimi 12 mesi, quasi la metà dei viaggiatori business (il 49%) ha esteso il proprio viaggio di lavoro ad un’altra località (città o Paese).

Il bleisure è fondamentale per il rendimento dei millennials

Incoraggiare il bleisure potrebbe essere per le aziende anche un modo per attirare la generazione Y, quella dei millennial, che tende ad essere elusiva e poco affezionata al posto di lavoro. È questa la categoria generazionale più propensa a sfruttare il viaggio di lavoro ricavandosi l’opportunità di trasformarlo parzialmente in uno di piacere. Il motivo è probabilmente la scarsa disponibilità di liquidi da spendere in vacanza e la mancanza di una famiglia propria, con le responsabilità che questa implicherebbe.

Secondo i dati della ricerca di Booking, il 78% dei millennial si è ritagliato un po’ di spazio e relax durante un viaggio di lavoro. Inoltre, il 60% della generazione Y sostiene che i ‘momenti-vacanza’ delle trasferte si ripercuotono positivamente sul business, aiutandoli a rendere meglio. Per i baby boomer, questa percentuale si ferma invece al 49%.

Le aziende fanno (ancora) resistenza

Sembra però che le aziende non abbiano compreso a fondo il potenziale del bleisure. Secondo i dati recenti le due principali ragioni per cui i viaggiatori business non ne approfittano è che non hanno tempo, oppure il regolamento aziendale non lo permette. Per far sì che il bleisure funzioni bene sia per il datore di lavoro che per il dipendente, è necessaria una policy aziendale chiara, che permetta di sfruttare al meglio le trasferte lavorative.

Le 10 mete ‘bleisure’ più gettonate

Dall’incontaminata Nuova Zelanda alla modernissima Hong Kong: ecco quali sono i Paesi e le città con le migliori opportunità per il ‘bleisure’.

  1. Svezia – Una qualità della vita molto elevata, leggi sul libero mercato e un sistema di welfare incredibilmente efficiente rendono la Svezia – secondo Forbes – il posto migliore dove fare affari.
  2. Nuova Zelanda – Negli ultimi decenni l’economia neozelandese si è trasformata: da prevalentemente agraria è diventata oggi una potenza industriale in grado di competere a livello globale.
  3. Hong Kong – Un’economia forte, di stampo internazionale e in costante crescita: ecco perché se organizzate un viaggio ad Hong Kong vi conviene pensare anche agli affari che potete fare.
  4. Irlanda – Secondo l’Irish Tourist Industry Confederation, il 2016 è stato un anno da record per il turismo irlandese. Le prospettive sono buone anche per l’anno che verrà, anche nel settore bleisure.
  5. Regno Unito – Non a caso Londra è una delle mete preferite dai giovani italiani in cerca di fortuna. Il Regno Unito è una grande potenza finanziaria europea, la terza dopo Germania e Francia.
  6. Danimarca – Un’economia dinamica, moderna, che investe nelle nuove tecnologie, nelle energie rinnovabili e nei settori più avanzati dell’industria. Ecco perché un viaggio bleisure dovrebbe portarvi in Danimarca.
  7. Olanda – Sono lontani i tempi dei mulini a vento, e oggi l’Olanda è un importante centro economico europeo, che investe nell’industria tecnologica e nel rilancio dell’agricoltura, grazie a tecniche sempre più moderne.
  8. Finlandia – Un Paese con un’economia fortemente industrializzata, che nel 2017 festeggerà i cento anni della propria indipendenza: l’occasione giusta per unirsi ai festeggiamenti, che avranno come tema lo ‘stare insieme’.
  9. Norvegia – Un Paese meraviglioso, con paesaggi naturali indimenticabili e una florida economia che può contare su un’importante rete di aiuti statali.
  10. Canada – Già vincitore della classifica dei migliori Paesi da visitare nel 2017 secondo Lonely Planet, il Canada festeggia nel 2017 anche i suoi centocinquant’anni.

 

Source: www.agi.it

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